Ringraziamento delle Suore del Monastero di San Damiano delle Clarisse di Borgo Valsugana

Le suore del Monastero di San Damiano delle Clarisse di Borgo Valsugana ringraziano quanti hanno contribuito con le loro offerte ai lavori di ristrutturazione di un tratto di muro di clausura e di contenimento del monastero.
Di seguito il loro ringraziamento…
Carissimi tutti!
Siamo sr Chiara Cristina Ceol di Varena e sr Maria Emmanuela Bortolotti di Castello di Fiemme.
Forse qualcuno di voi si ricorderà di queste due convalligiane che un po’ di anni fa (25 la prima e 32 la seconda) hanno detto il loro “sì” al Signore, scegliendo di vivere secondo il Vangelo sull’esempio di san Francesco e santa Chiara d’Assisi ed entrando nel Monastero S. Damiano delle Clarisse di Borgo Valsugana.
Ci è stato chiesto di condividere con voi una breve testimonianza su quanto recentemente abbiamo vissuto come fraternità, dopo che ci siamo viste costrette, per poter affrontare un lavoro edilizio non previsto e decisamente “in più” rispetto alle nostre possibilità, a chiedere aiuto per mezzo di una raccolta pubblica di offerte.
Recentemente abbiamo dovuto affrontare dei lavori di adattamento della struttura del monastero dopo che, ormai quattro anni fa, i Frati francescani hanno lasciato Borgo facendoci contemporaneamente dono dell’immobile che già abitavamo e di quello che era il loro piccolo conventino: gli spazi abitati dalla comunità dei frati sono divenuti ora la nostra nuova foresteria (ossia lo spazio destinato all’ospitalità di quanti vogliono condividere, in brevi periodi di ritiro, i nostri ritmi di preghiera). Questo ci ha permesso di inglobare in clausura lo spazio precedentemente destinato a tale scopo (un ala del nostro monastero).
La nostra richiesta di aiuto economico non ha riguardato questi lavori, bensì il lavoro di rifacimento di un tratto del muro di clausura e di contenimento del nostro terreno, affacciantesi sulla strada comunale: le piogge torrenziali dello scorso ottobre, che tanti danni hanno causato nel nostro Trentino e non solo in Trentino, hanno forzato il muro a secco costruito dai frati nei secoli scorsi che era a rischio di crollo. Il muro è stato velocemente messo in sicurezza e, una volta ottenuti i permessi dalla Soprintendenza, dovremo poter affrontare i lavori di consolidamento e ricostruzione. La spesa prospettataci dai tecnici ammonta a 50.000,00 euro: una cifra improponibile per noi, che siamo ancora impegnate nel saldo dei lavori alla struttura del Monastero.
Abbiamo quindi deciso, guardando all’esempio dei nostri santi, di fare quanto santa Chiara scrive nella sua Regola al capitolo VIII: “Le sorelle non si approprino di nulla, né della casa, né del luogo, né d’alcuna cosa, e come pellegrine e forestiere in questo mondo, servendo al Signore in povertà e umiltà con fiducia mandino per la elemosina. E non devono vergognarsi, poiché il Signore si fece per noi povero in questo mondo.”
Chiedere aiuto non è mai facile: ma c’è “un di più” che Chiara e Francesco mettono in evidenza come esperienza di Vangelo vissuto “Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?” (Mt 6,26-30). E’ l’esperienza concreta che è possibile cercare “il Regno di Dio e la sua giustizia”, cioè vivere il comandamento dell’amore, continuamente lasciando se stessi, per testimoniare Lui, per dedicarsi a Lui, perché Lui si prende cura di noi.
Abbiamo lanciato la nostra “campagna” insieme alla corrispondenza di Pasqua, il 28 marzo u.s. e nel giro di venti giorni circa, la generosità di tanti amici vicini e lontani, ci ha permesso di raggiungere e superare la somma prevista del preventivo.
Fra incredulità e meraviglia per tanta dimostrazione di affetto e di stima, di fiducia e di generosità ci siamo lasciate contagiare anche dalla gioia di quegli amici che, rispondendo agli aggiornamenti settimanali pubblicati sul nostro sito, ci hanno scritto esultanti, rallegrandosi con noi e benedicendo Dio…
Essere fratelli e sorelle in Cristo introduce in questo spazio benedetto della solidarietà e della gioia dove il bisogno diventa l’occasione di cui la Provvidenza si serve per manifestarsi. Dio è l’Emmanuele, il Dio con noi, provvido e benevolo con tutti!