Dal 2013 un gruppo di volontari fiemmesi effettua periodicamente dei viaggi in Bosnia Erzegovina, portando aiuti alla popolazione locale.
Ecco il resoconto del viaggio più recente, fatto a fine aprile…
Dopo quasi 6 anni dall”inizio dei nostri pellegrinaggi in Bosnia Erzegovina, mercoledì 24 aprile siamo partiti con furgone a noleggio assieme ad altri dodici furgoni: undici provenienti dal Piemonte ed uno dalla Lombardia, destinazione Sarajevo, Rudo, Visegrad, Gorazde, Gromiljak, e Srebrenica.
Alla guida del nostro furgone Mauro di Montalbiano, Cristina di Castello e Luisa di Carano.
Un viaggio impegnativo visti i molti chilometri da affrontare, ben 2560, ma la motivazione è più forte nel portare un piccolo sorriso in quelle zone toccate da quella tremenda guerra, dove le atrocità certamente non sono mancate… e i segni sono ancora visibili.
Noi siamo andati con i nostri aiuti a Srebrenica luogo tristemente “famoso” , dove persone che dovevano essere protette dall’ONU, sono state mandate al massacro.
Presumibilmente si calcola che più di dodicimia in due giorni sono stati gli uomini e i bambini atrocemente uccisi e sepolti in fosse comuni, ancora oggi vengono ritrovati frammenti di ossa (poche), vestiti, oggetti… e attraverso il test del DNA si cerca di dare un nome e una degna sepoltura in quel immenso cimitero monumentale di Srebrenica-Potocari pieno di “tombe bianche” , mentre quelle che si vedono nella foto di colore verde sono quelle nuove “dell’anno in corso”: infatti una volta l’anno a luglio viene data sepoltura alle nuove persone riconosciute e viene fatta una “celebrazione per non dimenticare”.
Tra le 8372 tombe musulmane troviamo anche quella di un cristiano, i famigliari lo hanno sepolto là come “segno di ugualianza”, dove purtroppo la pulizia etnica ha prevalso.
Molto commovente vedere di persona, leggere i nomi e l’età scolpiti su tante lastre, toccare con i piedi un suolo che ha visto tanto ma tanto orrore… purtroppo l’aria che si respira a distanza di tanti anni è un’aria pesante, dove la gente fa fatica a dimenticare e convivere con chi ti ha ucciso dei famigliari…
Speriamo che i giovani crescano con la voglia di CAMBIARE…
Non voglio soffermarmi oltre, le cose da dire sarebbero molte, il tempo, la storia e i libri ce ne parlano… l’ importante è non dimenticare, non essere indifferenti e pregare che certe atrocità accadute a due passi da noi non accadano MAI PIU’… però mi sembra accendendo la TV che le cose son cambiate poco…
Tornando al nostro viaggio, per affrontare questi viaggi abbiamo bisogno di raccogliere molte cose mirate, come cibo, detersivi, prodotti per l’igiene personale, pannoloni/ini, prodotti e cose per infanzia, qualche vestito, scarpe e se ci viene fatta la richiesta, reti, materassi, elettrodomestici, ecc.
Per questo una volta all’anno facciamo una raccolta alimentare, quest’anno l’abbiamo fatta il 6 aprile al Centro Alimentare ed Eurospin di Carano raccogliendo ben più di 10 quintali tra cibo, prodotti per la casa e per l’igiene personale.
Il 18 maggio invece saremo impegnati a farne un’altra a Sarche.
Altre persone ci sostengono, chi mensilmente con prodotti, chi con qualche offerta, anni fa’ avevamo coinvolto il gruppo giovani e i bambini della catechesi, avevamo fatto delle serate di beneficenza…
Un grazie va a tutti per la fiducia che ci viene data, perché è solo così che possiamo andare avanti.
In genere, da un paio d’anni, da quando dobbiamo andare a noleggio (prima avevamo un mezzo nostro) riusciamo a fare 4-5 viaggi all’anno, anche perché comunque siamo in pochi e sempre gli stessi e anche perché le spese da sostenere non sono indifferenti ed ognuno ci mette la sua parte.
I nostri viaggi sono mirati, guidati, con date e mete prestabilite, partiamo con diversi mezzi provenienti da varie parti d’Italia e sotto la guida di Alberto Bonifacio di Pescate (Lecco), il quale ha iniziato questi viaggi quando c’era la guerra e da allora (anche se in meno) ci guida ancora… generalmente partiamo il mercoledì e torniamo la domenica, scarichiamo in mense, ospedali psichiatrici, centri per anziani, per bambini, per sostegno alle famiglie, suore e parroci… e poi ci ricarichiamo spiritualmente a Medjugorje.
I numeri dell’attività dell’Associazione Regina della Pace
– primo viaggio il 10 giugno 2013
– ad oggi 33 viaggi umanitari
– più di 66 mila chilometri percorsi
– più di 500 quintali di aiuti portati in vari centri della Bosnia Erzegovina
Per ulteriori info si può visitare il sito www.associazionereginadellapace.org.
Grazie
Barbara Cavada