Addolorata (Palanca)

L’11 aprile 1728 la regola di Tesero deliberò la costruzione di un’edicola dedicata alla Beata Vergine dei Sette dolori nel luogo detto alla Palanca, che fu realizzata entro l’anno.
La chiesa dell’Addolorata sorge lungo la strada che congiunge il paese di Tesero alla frazione di Stava, tristemente nota per la tragedia che la investì il 19 luglio 1985 e che costò la vita a 268 persone. L’edificio, orientato a nord, è il risultato di una serie di ampliamenti venuti a modificare sia l’aspetto sia l’orientamento di una prima chiesetta costruita nel 1819 con abside a est, alla quale furono annessi inizialmente il presbiterio poligonale (1842) e poi le strutture della sacrestia e del campanile (1872). L’intervento più significativo fu senz’altro quello effettuato nel 1934-1936, quando su progetto di Giovanni Tiella, modificato da Alessio Delmarco, il tempio fu ulteriormente ingrandito con la costruzione verso sud dell’attuale navata e la riconversione della precedente struttura nel corpo del presbiterio con cappella laterale. La facciata a due spioventi è caratterizzata dall’apertura del portale centinato coperto da una tettoia lignea, oltre la quale si dispone una trifora con luce centrale sfalsata rispetto alle laterali. Le fiancate sono percorse da una zoccolatura eminente, profilata in pietra e presentano ciascuna due bifore. Il lato sinistro del presbiterio, costituente la facciata della chiesa ottocentesca, ha una fronte monocuspidale delimitata da lesene intonacate e centrata da un portale centinato sormontato da un oculo. A destra del presbiterio emerge il corpo poligonale della cappella laterale, corrispondente all’antico presbiterio, alla quale è annessa a nord la sacrestia. Su questa si erge il campanile con fusto intonacato e cella illuminata da monofore e bifore sovrapposte. L’interno si sviluppa a navata unica sormontata da un soffitto a carena di nave. Una cappella laterale chiusa da una cancellata in ferro battuto si affaccia sul lato destro del presbiterio, rialzato su due gradini.

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Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e Servizio Informatico della Conferenza Episcopale Italiana

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