Cappella del Redentore in Val Cadino – Molina di Fiemme

La piccola costruzione si incontra lungo la strada che percorre la Val Cadino, a circa cinque chilometri dal paese di Molina di Fiemme. Nelle vicinanze esisteva un’antica segheria di proprietà di Bortolo Bortolotti, il quale nel 1900 ottenne il permesso di erigere un luogo di culto a sue spese, a protezione dei lavoratori del legno.
Nel 1916 intorno alla cappella venne realizzato un piccolo cimitero militare per accogliere i resti di 23 soldati della Prima Guerra Mondiale.
La semplice facciata a capanna è segnata da conci angolari in finto marmo e da una cornice a denti di sega lungo gli spioventi. Al centro si apre l’unico ingresso posto tra due finestre rettangolari, mentre nel timpano si trova un oculo sormontato da una croce.
Lungo i fianchi si aprono due monofore, mentre nella parte finale l’edificio si conclude con una breve abside poligonale. L’interno è coperto da una semplice volta a botte e ospita, entro una nicchia, l’antico crocifisso un tempo esposto in un’edicola esistente fino alla costruzione dell’attuale cappella.

Testo
Damiano Iellici